Ed Durbin, Global Director of Retail Solutions, VMware
Dopo l’isolamento forzato dei mesi scorsi, è stato straordinario rivedere tanti amici, colleghi e clienti all’appuntamento del VMworld di quest’anno, anche se l’evento si è comunque svolto virtualmente. Anche se fisicamente distanti, l’emozione, il coinvolgimento e la passione per come la tecnologia sta plasmando il mondo erano palpabili. E questo si è dimostrato particolarmente evidente nel settore retail.
Da cloud-first a cloud-smart
Con chiunque abbia parlato, prima e durante l’evento, il messaggio dei retailer è unico: vogliono sapere come possiamo aiutarli su ciò che vedono fare alla concorrenza. Non cercano teorie o concetti astratti, ma innovazioni reali che gli permettano di raggiungere gli obiettivi aziendali di oggi e di prepararli agli anni a venire. Uno dei temi più dibattuti è stata la strategia cloud, in particolare la transizione da “cloud-first” a “cloud-smart”. Questo perché, indipendentemente dal rivenditore, dall’area geografica o dalla strategia cloud adottata, i problemi e gli obiettivi sono in buona parte gli stessi quando si tratta di creare un ambiente migliore e più adatto che assicuri flessibilità, controllo, prevedibilità dei costi e sicurezza. Il tutto, riducendo le spese e migliorando l’esperienza d’uso. Indipendentemente dalla strategia cloud o multi-cloud scelta, è necessario adottare l’approccio giusto per la propria azienda.
Ecco perché la parola chiave è “smart”. I rivenditori non vogliono lavorare su diversi strumenti, con diverse applicazioni in ambienti diversi: non ne hanno bisogno. La visione consiste piuttosto nel disporre di un insieme di strumenti che funzionano indipendentemente dall’ambiente: un’unica piattaforma per tutte le applicazioni. Potrei citare molti esempi, ma forse la sessione del VMworld che ha meglio approfondito questo aspetto è questa, durante cui diversi clienti hanno condiviso il proprio caso di successo dell’adozione del cloud.
Stimolare l’innovazione e mantenere il controllo aziendale
Forse uno degli aspetti più entusiasmanti del VMworld è stato quello di avere la possibilità di capire davvero come i nostri clienti utilizzano una piattaforma multi-cloud per distribuire le app, i servizi e l’innovazione necessari per anticipare la concorrenza, e sentire direttamente dalle loro voci l’impatto positivo ottenuto. Ciò vale soprattutto per la modernizzazione delle app e per il modo in cui vengono offerte, progettate e distribuite sul campo e a livello di operations nel settore retail. Tutti aspetti testimoniati perfettamente da Australia Post.
La sessione è disponibile qui: questa azienda di servizi postali e logistici, attiva da ben 212 anni, con 4.300 punti vendita e 8.500 sportelli, ha completamente rimodellato il proprio modo di lavorare diventando un’organizzazione “cloud-smart”. Ben Llewellyn, partner commerciale per la tecnologia, spiega che l’elevato numero di dispositivi condivisi tra i dipendenti ha rappresentato un forte fattore di rischio durante la pandemia, soprattutto perché, fornendo un servizio necessario, gli uffici aziendali sono rimasti sempre aperti. Prima della pandemia, l’azienda si trovava nel bel mezzo di un percorso di aggiornamento dei punti vendita della durata di quattro anni, ma ha dovuto accelerare le attività per proteggere i dipendenti e fornire un’esperienza cliente di primo livello. Per farlo, ha permesso a ogni dipendente nelle sedi strategiche di utilizzare il proprio dispositivo, unendo otto diverse piattaforme in una sola, consentendo al personale di acquisire in tempo reale i dati delle etichette scritte a mano, cosa non possibile in precedenza e che ha portato vantaggi a livello di raccolta delle informazioni, monitoraggio, tempi, costi e rapporto con i clienti. Come spiega Ben: “Dovevamo essere smart e mobile. Sono trascorse 22 settimane dal primo mese di prova e più saremo flessibili, più saremo in grado di essere al fianco dei nostri clienti durante il processo di acquisto”.
Spostarsi sull’edge
Non posso concludere il mio blog senza parlare di quello che è stato forse l’aspetto più discusso dell’evento, il retail sull’edge. Uno dei nostri annunci più importanti ha riguardato il modo in cui stiamo aiutando i clienti a spostarsi sull’edge e a sfruttarne i vantaggi. Mentre il centro di gravità, ovvero il luogo dove i dati vengono creati e utilizzati, si sposta dal data center e dal cloud all’edge, abbiamo annunciato la nostra visione sul modo di aiutare le aziende a gestire questa transizione introducendo un portafoglio di soluzioni che permetteranno loro di eseguire e gestire applicazioni native per l’edge in diversi ambienti cloud, ovunque.
Durante una sessione di gruppo che ho moderato con alcuni colleghi di VMware, abbiamo analizzato con attenzione l’edge e il suo impatto sul settore retail (la sessione è accessibile qui). Gli argomenti trattati sono stati numerosi, ma è risultato comunque chiaro che i rivenditori stanno uscendo dalla pandemia con il desiderio di gestire reti, stock, distribuzioni, dati dei clienti, sicurezza e molto altro direttamente sull’edge. Questo perché si sono resi conto del vantaggio di poter gestire tutto all’interno dei punti vendita, dalle telecamere alle casse ai congelatori e ai camerini, con controllo e dati locali adottando tuttavia una piattaforma globale.
Un ottimo esempio è rappresentato da METRO.digital. Spinta dal desiderio di offrire un servizio eccellente e di potenziare la produttività, l’azienda ha iniziato con un progetto pilota che coinvolgeva i sistemi di pagamento, per poi spostarsi su altre aree dei punti vendita, come i prodotti surgelati, non solo per acquisire punti di dati, ma anche per fornire assistenza con le normative locali. L’ambizione del brand è quella di creare una piattaforma dove distribuire soluzioni e aiutare i team a essere produttivi permettendo al tempo stesso all’azienda di avere un time-to-market più rapido e di essere più vicina ai clienti. Come ha spiegato Heiko Onnebrink, Principal Architect, Wipro Business Solutions che fornisce servizi IT a METRO.digital: “Significa essenzialmente investire nell’innovazione per vendere più yogurt”. Il risultato più interessante è che METRO.digital ha creato una soluzione con requisiti di storage e velocità per i suoi 720 punti vendita, due data center e 5.000 macchine virtuali con un team composto da sole quattro persone. Segui la sessione per scoprire come ha realizzato questa impresa.
Il coltellino multiuso del settore retail
Adesso che il mondo sta finalmente uscendo dal tunnel della pandemia, il settore retail è in grande fermento e completamente trasformato rispetto al periodo precedente. Questo ha comportato una vera e propria esplosione di idee da parte di clienti che vogliono realizzare ogni tipo innovazione, alcune delle quali sono state presentate durante il VMworld. Indipendentemente dal rivenditore o dalla visione, VMware è in una posizione privilegiata per dare un supporto reale e concreto perché, quando si parla di innovazione tecnologica, siamo il “coltellino multiuso” del settore retail. È evidente che i retailer hanno bisogno di aiuto perché oggi non stiamo più guardando al punto vendita del futuro. Il futuro è adesso. Per ulteriori informazioni sul modo in cui VMware può aiutare la tua azienda nel percorso di modernizzazione del settore retail, o per parlare con il nostro team, contatta Lenka Kanakova all’indirizzo [email protected] o il tuo account manager VMware dedicato. Per ulteriori informazioni sulle soluzioni VMware per il settore retail, visita il nostro sito qui.