Claudia Angelelli, Senior Manager Solution Engineering, EMEA, VMware
La crisi energetica che ha scosso l’Europa ha comportato un enorme aumento delle bollette, che ha colpito sia i privati che le aziende. In particolare le industrie ad alta intensità energetica, come quelle manifatturiere, ne hanno risentito, ma anche la maggior parte delle imprese e delle organizzazioni, tra cui scuole, ospedali e case di cura.
Con l’aumento dei costi energetici lungo la supply chain, l’inflazione è salita alle stelle. Le aziende che vogliono rimanere a galla devono trovare il modo di ridurre i propri consumi energetici. Ma per intraprendere un’azione positiva, devono costruire un quadro accurato del loro attuale consumo , che includa le infrastrutture IT critiche come i data center, il cloud e le infrastrutture periferiche. I data center sono responsabili di circa il 4% di tutta l’elettricità consumata a livello globale, ma tendono anche a rimanere in funzione in orari non di punta, il che li rende un elemento fondamentale per le aziende che vogliono ottimizzare i propri consumi energetici.
Dopotutto, non è solo l’aumento dei costi dell’energia a mettere sotto pressione le aziende: ci sono anche pressioni ambientali associate all’energia utilizzata. Fortunatamente, le aziende possono adottare misure per ridurre l’impronta di carbonio dei loro impianti IT, che analizzeremo di seguito.
Seguire le best practice per ridurre i consumi energetici
La riduzione delle bollette energetiche e delle emissioni di carbonio sono questioni complesse e non prive di sfide. Ma altre esigenze aziendali possono avere la precedenza, il che rende difficile la definizione di obiettivi di sostenibilità efficaci e lascia le aziende a inseguire metriche effimere. Sapere da dove iniziare può essere già di per sé una sfida e molte aziende hanno ancora bisogno di essere istruite su come valutare il proprio patrimonio informatico.
È qui che VMware può essere d’aiuto. Vantiamo una lunga esperienza nell’aiutare i nostri clienti a ridurre il consumo energetico, con l’ottimizzazione delle risorse al centro della nostra missione. Per aiutare le aziende a intraprendere il giusto percorso di sostenibilità, abbiamo sviluppato un modello di maturità delle best practice che le accompagni dalla prima valutazione, al monitoraggio e al controllo dei progressi compiuti.
In primo luogo, consigliamo alle aziende di effettuare una valutazione iniziale tramite la nostra Aria Suite per capire rapidamente quanto sia efficiente (o meno) il loro ambiente multi-cloud. Sulla base di questi risultati, possiamo tracciare una mappa delle azioni a breve e lungo termine in linea con gli obiettivi specifici dell’azienda, per aiutarla ad affrontare l’uso delle risorse e, in ultima analisi, a ridurre il consumo energetico.
A breve termine, le azioni si concentrano sulla visibilità dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Ciò che viene misurato può essere gestito, quindi fornire dashboard in grado di mostrare ai team come i loro data center e le loro applicazioni incidono sul consumo energetico e sulle emissioni di CO2 è un primo passo fondamentale.
A lungo termine, per le aziende che desiderano ottenere i maggiori vantaggi è fondamentale intervenire sull’utilizzo delle risorse, in modo da ridurre il numero di quelle inutilizzate. L’ottimizzazione del multi-cloud può contribuire a ridurre lo spreco di risorse, che può equivalere a una percentuale compresa tra il 10% e il 45% di un ambiente IT. Allo stesso modo, l’automazione dei carichi di lavoro può avere un grande impatto. Molti clienti aggiungono locazioni automatiche ai loro carichi di lavoro per ripulire i loro data center quando i carichi di lavoro non sono necessari. Alcuni clienti hanno persino avviato lo spegnimento automatico dei carichi di lavoro non critici durante la notte o nei fine settimana, contribuendo a ridurre in modo significativo il consumo energetico.
Infine, possiamo aiutare le organizzazioni a monitorare i progressi compiuti nel loro percorso di sostenibilità, fornendo loro un “punteggio verde” che riassume l’efficienza, la richiesta di energia pulita e l’utilizzo di fonti di energia, che può essere utilizzato in futuro come riferimento per il successo.
I risultati parlano da soli
Creare un piano di riduzione dell’energia come questo è vantaggioso per le organizzazioni. L’ottimizzazione dei consumi energetici, infatti, permette alle aziende di ridurre i costi e di avere un impatto positivo sull’ambiente.
Ad esempio, la compagnia assicurativa europea Groupama ha sfruttato con successo le tecnologie VMware per ridurre la propria infrastruttura di calcolo virtuale del 29%, con un impatto immediato sulla riduzione dei consumi energetici.
Anche Orange, gruppo francese di telecomunicazioni, ha consolidato i data center legacy e ha migrato i propri carichi di lavoro verso moderni data center on-premises sfruttando la soluzione Aria Automation. L’azienda ha ottenuto operazioni più efficienti e ha applicato le best practice del cloud con Aria Automation, come la gestione dell’intero ciclo di vita end-to-end dei carichi di lavoro utilizzando sistemi di leasing e di recupero. Orange è riuscita a risparmiare ogni anno il 10% delle risorse che altrimenti sarebbero state sprecate e ha aumentato di dieci volte il suo rapporto di consolidamento. Questi miglioramenti hanno avuto un impatto diretto sul bilancio delle emissioni di CO2, poiché l’ordine di nuovi server incide in media per 1,5 tonnellate di CO2eq.
Fare il primo passo
Poiché è probabile che i costi energetici continuino ad aumentare durante il 2023, le organizzazioni devono valutare come ridurre i consumi in cima alle loro priorità. Ci sono grandi opportunità per fare la differenza . Ad esempio, risparmi sui costi, benefici per l’ambiente e una migliore immagine dell’azienda sia all’interno che all’esterno.
Per le aziende che desiderano ridurre i propri consumi energetici, mettersi in contatto con noi per discutere i piani a breve e a lungo termine è un facile punto di partenza.
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