A cura di Rodolfo Rotondo, Business Solutions Strategy Director EMEA di VMware
Le aziende aspirano a essere innovative, all’avanguardia, ma molte faticano a convertire le idee in prodotti e servizi tangibili e d’impatto, in tempi rapidi. È ciò che chiamiamo “divario tra innovazione ed esecuzione”. Questo gap potrebbe essere il motivo per cui molte aziende non riescono a sopravvivere nell’attuale panorama competitivo. Secondo McKinsey, più di un terzo delle organizzazioni guarda alla tecnologia per creare una distanza strategica tra sé e i concorrenti. Le aziende che registrano le migliori performance economiche sono quelle che sviluppano strategie digitali più audaci e destinano i maggiori investimenti in tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati.
I vantaggi economici derivanti dall’utilizzo della tecnologia per innovare e superare la concorrenza sono evidenti, ma, nonostante ciò, poche organizzazioni sono ancora riuscite a sfruttare veramente il potenziale dei propri dati. Secondo un sondaggio condotto da VMware su 100 dirigenti delle aziende Forbes Top 2000, quasi tre quarti (70%) delle aziende hanno ammesso di avere difficoltà a valorizzare i propri dati, con un impatto diretto sulla loro capacità di innovare, e più della metà (58%) teme di rimanere indietro rispetto alla concorrenza se non riuscirà a sfruttare meglio i propri dati.
Le organizzazioni che desiderano colmare il divario tra le idee e la loro realizzazione, utilizzando i dati a disposizione, dovrebbero rivolgere la propria attenzione al cloud. In un’epoca in cui la maggior parte delle grandi aziende gestisce più cloud, una strategia multi-cloud deve diventare un modo in cui gestire e utilizzare i dati più efficacemente. I dati vengono utilizzati e generati sempre più spesso al di fuori dei data center, su più cloud e oltre i confini nazionali, ma devono comunque arrivare a destinazione più velocemente che mai.
Anche la modalità con cui i dati vengono creati e archiviati è soggetta a una moltitudine di normative di settore, nazionali e internazionali. C’è una pressione costante per trovare un equilibrio tra la compliance e i requisiti normativi e l’esigenza di innovazione dell’organizzazione.
Affrontare le complessità
Qualsiasi innovazione si basa su un’infrastruttura digitale in grado di supportare un processo decisionale informato. E un approccio multi-cloud crea questa infrastruttura essenziale, alimentata dai dati. Secondo uno studio di VMware, oggi l’87% delle organizzazioni è multi-cloud, rispetto al 73% di un anno fa.
Ecco, quindi, sette modi in cui il multi-cloud può contribuire a colmare il gap fra innovazione ed esecuzione, aiutando le aziende a muovere, archiviare, utilizzare e quindi monetizzare i propri dati, indipendentemente da dove risiedono.
- Facilità di gestione: man mano che i clienti abbracciano il modello multi-cloud scoprono che una maggiore scelta può portare a un forte aumento della complessità. Le aziende che intraprendono questo viaggio nel cloud devono passare dall’essere “cloud first” – con una grande attenzione alla creazione di applicazioni rivolte ai clienti in un unico cloud – a “cloud smart” – dove hanno la libertà di scegliere gli ambienti cloud migliori per le loro applicazioni, con una gestione coerente per la sicurezza e il controllo, e un uso efficiente dei cloud privati e pubblici dal punto di vista dei costi.
- Libertà di scelta: le organizzazioni non vogliono dover pianificare in anticipo l’intero percorso cloud/IT/digitale, ma vogliono avere la libertà di adattarsi all’evoluzione delle esigenze aziendali. Una vera strategia multi-cloud consente alle aziende di incorporare il giusto mix di ambienti cloud on-premise, privati, pubblici ed edge per soddisfare le loro esigenze.
- Agilità: Grazie alla libertà di scelta di qualsiasi cloud, le organizzazioni sono oggi in grado di spostare le applicazioni nuove ed esistenti in un cloud rapidamente e facilmente, con un refactoring minimo o nullo. I requisiti e i servizi sono in continua evoluzione e l’infrastruttura multi-cloud di un’azienda deve essere in grado di evolversi di pari passo, riducendo gli attriti legati alla migrazione dei dati, consentendo l’agilità necessaria per accedere ai dati e utilizzarli in modo flessibile e veloce.
- Time to value: la natura del business attuale implica che i carichi di lavoro debbano poter girare su qualsiasi cloud in modo rapido e semplice. Le organizzazioni devono essere in grado di consumare il cloud al ritmo giusto per soddisfare i propri impegni di spesa, evitando sprechi e riuscendo ad attingere ai set di dati richiesti quando necessario.
- Sicurezza: È fondamentale essere in grado di monitorare, rilevare e correggere in modo proattivo la sicurezza nei cloud. Questa funzione dovrebbe essere integrata nelle piattaforme che le organizzazioni utilizzano in modo da garantire che gli aggiornamenti avvengano in tempo, riducendo al minimo le interruzioni in caso di attacco.
- Sovranità: la distribuzione e l’archiviazione dei dati tra le organizzazioni e oltre i confini nazionali è diventata un ostacolo alla loro protezione e al loro utilizzo. La ricerca di VMware mostra che il 65% delle organizzazioni teme di archiviare dati che potrebbero contribuire a colmare il divario tra innovazione ed esecuzione, a causa della compliance, delle normative e delle leggi locali sui dati. L’accesso a un cloud sovrano può fornire garanzie e assicurazioni su questi requisiti legali, offrendo opportunità di innovazione a interi settori che in precedenza non avevano accesso ai servizi cloud.
- Future-proofing: nessuno sa quali innovazioni porterà il futuro. Le aziende devono essere agili per rispondere alle opportunità in evoluzione e alle nuove sfide. Con una piattaforma multi-cloud, saranno in grado di adattare ogni parte della loro organizzazione in base alle necessità, comprese le infrastrutture tecnologiche e le capacità di gestione dei dati.
Implementando un approccio multi-cloud, le organizzazioni possono dotarsi delle basi necessarie per utilizzare al meglio i propri dati, oggi e in futuro. Non ci si deve più preoccupare delle implicazioni per la sovranità dei dati, delle operazioni decentralizzate o delle infrastrutture complesse, ma di un modo semplificato e unico di gestire più ambienti per ottenere il massimo dai propri dati. Così facendo, si potrà finalmente colmare il divario tra innovazione ed esecuzione.