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Investire non è sufficiente, occorre riformulare l’approccio alla sicurezza informatica

di Alberto Bullani, Country Manager VMware Italia

I recenti avvenimenti di cronaca hanno ancora una volta dimostrato quanto l’attuale economia sia vulnerabile agli attacchi informatici, per questo vi esorto a leggere le raccomandazioni dei nostri esperti per proteggerci dalle cyber-minacce e dai loro effetti.

La scorsa settimana, nel corso del Cybertech Europe, uno dei più grandi eventi a livello mondiale dedicato alle minacce informatiche, alle esigenze del mercato e alle soluzioni più innovative organizzato in collaborazione con Leonardo, Alessandro Profumo, amministratore delegato della società, ha dichiarato che si stima che il mercato della sicurezza informatica crescerà da 120 miliardi di euro nel 2017 a circa 180 nel 2021. A proposito, l’AD di Leonardo ha aggiunto che a livello cyber “il solo mercato europeo rappresenta circa il 25% di quello globale e se ne stima una crescita a 44,6 miliardi nel 2021.

La sicurezza informatica è chiaramente un problema che deve essere affrontato dai consigli di amministrazione delle aziende.

Le moderne applicazioni, la mobilità, lo spazio di lavoro digitale e gli oggetti connessi pongono nuove sfide per l’attuazione di una sicurezza informatica adeguata.

Riteniamo che gli investimenti siano inefficaci se le organizzazioni non ridefiniscono le modalità per prevenire, rilevare, contenere le minacce per poi tornare a condizioni di normalità. È necessario un nuovo approccio in ambito architetturale. Occorre integrare in modo nativo e profondo la sicurezza, dell’utente o dell’oggetto connesso, nel fulcro del data center, senza che ciò abbia ripercussioni sull’agilità del business.

Qui di seguito un video in cui Tom Com, SVP Security Products di VMware, spiega i problemi emergenti legati alla sicurezza e quale sia l’approccio di VMware.